Monica Capezzuto - anno scolastico 2011-2012
Monica Capezzuto - 24-05-2012
Sono passati 20 anni da Capaci. Che cosa è cambiato? Hanno incarcerato i boss-che continuano a dirigere dal carcere-, trovato i mandanti, ma i veri responsabili dove sono? Le facce ai funerali dell'epoca erano le stesse di oggi: meno rughe ma sempre gli stessi gessati. Gli stessi colletti bianchi. In realtà siamo solo più vecchi di vent'anni, noi che abbiamo avuto la possibilità di invecchiare . E guardiamo quei volti per sempre giovani. Sorridenti. Chiedendoci come sarebbe stato se ...
Monica Capezzuto - 05-11-2011
Te li ritrovi dappertutto. Nelle sale d'attesa, per strada, mentre aspetti la metrò. E' un modo come un altro per rassicurare se stessi, condividere qualcosa con un estraneo per capire dove si sta andando a parare, se davvero negli altri c'è o non c'è la percezione della crisi, se davvero ci si deve preoccupare se quei quattro spiccioli conservati sul conto corrente ti saranno sottratti dalle banche. Ogni discorsetto dell'italiano medio sulla crisi vive di ciò che sente nel segno della più classica tradizione orale: ascolto, rielaboro e mi formo un'opinione. Che sia aderente ai fatti o meno è un altrodiscorso. Il tutto per esorcizzare il vento spettrale della bancarotta così come è vissuta nella vicina Grecia o negli States, con la gente finita a dormire sotto i ponti. Ma dov'è questa crisi?
Monica Capezzuto - 19-10-2011
Forrest Gump diceva: "Stupido è chi stupido fa".
Secondo uno studio di alcuni ricercatori di Boston, vivere in aree con alti livelli di inquinamento da traffico ridurrebbe le prestazioni nei test cognitivi.
Dunque, lo smog ci renderebbe più stupidi e, secondo l' OMS, ucciderebbe in media 2 milioni di persone l'anno nel mondo.
Ma c'è allora una giustificazione alla stupidità? Stupidi si diventa, non si nasce o, piuttosto, c'è un terreno fertile su cui le tossine attecchiscono più facilmente rispetto ad altri?
Con tali presupposti, si potrebbero trarre molteplici conclusioni, legate alle variabili ambientali, quali gli stili di vita che si conducono, la scelta di abitare in città o in campagna , l'effetto che i tubi di scappamento delle auto hanno sui bambini, visto che sono ad altezza passeggino.
Gli esempi sarebbero infiniti.
Monica Capezzuto - 28-09-2011
Ci sono talmente tante cose su cui scrivere. Riflettere. E cercare di formarsi un'idea priva di estremismi, priva di quegli inevitabili condizionamenti che ti girano intorno, diventano ostacoli e intralciano il cammino. Sono tanti gli ostacoli che impediscono a Napoli di risorgere o, perlomeno, di risollevarsi un poco. Le difficoltà sono in ogni cosa ed ogni cosa diventa problema. L'ultimo, riguarda l'inizio della refezione scolastica sul territorio napoletano. Infatti, visto che in fondo l'emergenza rifiuti - perché è sempre ancora emergenza - non è stata ancora risolta, sono state emanate dalla giunta delle disposizioni in base alle quali è stato fatto divieto nelle scuole dell'uso di bicchieri, piatti e posate monouso per ridurre il volume dei rifiuti che la referezione scolastica - inizierà dalla settimana prossima nelle scuole comunali napoletane - inevitabilmente causerà.
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